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20 Dic 2023 | News ed eventi

Anche il Sole-24Ore certifica la crescita di OBS Italia

Notizia aggiornata il: Giu 28, 2024 @ 9:45

Nel 2023 OBS Italia ha coronato un triennio caratterizzato da sfide importanti, sempre affrontate con dinamismo e con la capacità di vedere nel mercato non solo opportunità di crescita economica ma anche stimoli per migliorare e ampliare la propria gamma di prodotti e servizi. Un dinamismo recentemente riconosciuto anche dal Sole-24Ore, che ha inserito l’azienda nel novero delle imprese “Leader della crescita”.

Incontriamo Stefano Spagnesi, Amministratore OBS Italia, con il quale parliamo del presente e del futuro dell’azienda.

 

Sole24ore - OBS Italia attestato Leader crescita 2024

 

“In questo ultimo triennio abbiamo confermato una linea strategica orientata alle nuove generazioni proponendo soluzioni che guardano al futuro. Un futuro sostenibile, sempre più caratterizzato dalla necessità di competitività dei processi aziendali, di sostenibilità ambientale e da ‘work-life balance’ personalizzati, in cui la sfera professionale si coniughi con la qualità della vita. Nella visione di OBS Italia le tecnologie per la collaborazione, la building automation e la sicurezza si sposeranno sempre più con soluzioni per l’efficienza, la produzione e la condivisione energetica, da cui lo sviluppo di una Business Unit espressamente dedicata alle ‘soluzioni per le green generation’, che include anche servizi di riqualificazione degli edifici “chiavi in mano”.

Possiamo dire che il riconoscimento ottenuto dal più autorevole quotidiano economico italiano è uno stimolo per continuare su questa strada?

“Certo. Negli ultimi anni si sono susseguiti importanti avvenimenti: la pandemia, le guerre, e anche la spinta data dal Bonus 110 per cento. Noi abbiamo trovato in queste situazioni, critiche o di opportunità, la conferma dei nostri valori, che stanno alla base delle nostre proposte al mercato. Ancor prima del Superbonus OBS Italia aveva cominciato a fare cultura in tema di riqualificazione energetica, così come da prima della pandemia parlavamo già di unified communication, collaboration e smart-working. Parlavamo di immaginare un modo diverso di vivere le nostre abitazioni, al punto che si ipotizzava addirittura un cambiamento dei disegni architettonici e urbanistici. Discorso replicabile anche per quel che riguarda la mobilità. Il tempo ci ha dato ragione, oggi molte persone si spostano più volentieri in campagna o comunque investono in abitazioni in cui vivere diversamente gli spazi, dove si può contare su un ambiente più a misura di famiglia e di spazi consoni per lavorare. Oggi che la parabola del Superbonus è arrivata al suo compimento è tempo di ragionare sull’eredità che ci lascia questo provvedimento”.

Per esempio?

“Per quel che riguarda OBS Italia, la stagione del Superbonus ci ha consentito di diventare autorevoli sul territorio in fatto di energia. Per quanto ci riguarda non abbiamo mai inteso il Superbonus come una possibilità di speculazione ma abbiamo sempre cercato di interpretarlo con il nostro bagaglio culturale e devo dire che eravamo molto preparati ad affrontare quell’opportunità che molti non hanno letto in modo corretto, limitandosi a tuffarsi nella ‘bolla’ per sfruttarla solo a fini di ritorno economico”.

E ora, dopo il Superbonus cosa succede?

“Proprio con la fine della bolla speculativa vediamo emergere nuove opportunità di sviluppo proprio perché come OBS Italia abbiamo sempre cercato di trarre nuove competenze, nuove esperienze e nuove relazioni. Quindi conto che sapremo interpretare ancora meglio le tematiche della riqualificazione energetica. Durante la fase del Superbonus abbiamo visto tetti riempirsi di pannelli fotovoltaici ed edifici avvolti in cappotti di poliestere e poliuretani. Tutto bene, ma non possiamo non rilevare che sia i pannelli sia i cappotti sono realizzati da una filiera energivora che comporta costi per l’ambiente e in alcuni casi anche sociali. In molti casi questi cambiamenti sono stati orientati alla speculazione e non sono finalizzati a dar vita a un sistema virtuoso. Si è puntato più alla produzione e meno a soluzioni per ridurre i consumi”.

Cosa si potrebbe fare?

“Insistere nel proporre soluzioni che non si limitino al solo fotovoltaico, che resta comunque importante. E questa sarà la nostra strategia per il 2024. Come OBS Italia stiamo già installando, specialmente nell’industria, dei sistemi di monitoraggio del consumo energetico sui quadri elettrici e sulle linee elettriche. Questi misuratori si connettono in rete e, grazie a un software in Cloud, è possibile comprendere in modo preciso come il cliente consuma la propria energia. Proprio di recente abbiamo posizionato in un’azienda manifatturiera una quarantina di misuratori che ci consentono di rilevare e controllare gli assorbimenti minuto per minuto su tutte le linee, da quelle di produzione, all’illuminazione, fino al riscaldamento. Una volta terminato un periodo di monitoraggio e di analisi si stabilirà il percorso da intraprendere in modo tale da trovare soluzioni concrete ed efficaci poiché basate su una importante e specifica mole di dati. In questo modo avremo chiaro come abbattere i consumi e migliorare le performance generali dell’azienda. Questi interventi hanno un riflesso positivo anche sul benessere delle persone, cosa importantissima per un’impresa, ma anche per una famiglia. E aggiungerei un altro aspetto…”

Quale?

“Il fatto che il controllo di questi sistemi avviene in modo automatico, senza l’intervento manuale dell’uomo che, per natura, può essere influenzato da fattori soggettivi e portare a scelte o gesti errati. Così ricongiungono il tema del Green a quello della Building Automation. Un tema, quest’ultimo, che auspico possa beneficiare di politiche dedicate, come quelle che si attendono sotto la sigla Industria 5.0, perché sarebbe un grande passo avanti per la transizione ecologica. La Building Automation, inoltre, potrebbe dare ulteriore impulso alle comunità di autoconsumo o alle comunità energetiche, consentendo una gestione della produzione di energia da fotovoltaico attraverso sistemi in cloud, assicurando efficienza nella distribuzione, precisione e trasparenza dei calcoli e semplicità di utilizzo”.

La Building automation è anche un approccio per una maggiore sicurezza contro i criminali?

“Ovviamente sì. I sistemi di controllo accessi e videosorveglianza proposti da OBS Italia si distinguono dai sistemi di allarme più popolari perché offrono una integrazione di alto profilo fra tecnologie affidabili che assicurano elevati livelli di protezione e di controllo, sono sistemi gestiti totalmente in Cloud e dunque non è possibile per i malviventi asportare le registrazioni delle videocamere. Inoltre le nostre soluzioni godono di una ridondanza che permette di far fronte a eventi spiacevoli come i falsi allarmi, guasti o manomissioni”.

Il versante sicurezza resta dunque sempre strategico per OBS Italia…

“Sì, così come tutta la divisione ‘Impianti speciali’, che comprende anche i sistemi audio e video, i sistemi antincendio e la videosorveglianza. Sul tema della sicurezza, tuttavia, voglio aggiungere che nel corso dell’anno abbiamo acquisito Amser Sas, azienda con la quale già collaboravamo da alcuni anni. Grazie a questa operazione possiamo offrire un’ulteriore gamma di soluzioni in ambito di sicurezza, e non solo, per il mondo del retail: sistemi antitaccheggio, RFID, etichette elettroniche, contapersone e altri strumenti utili anche per attività di ristorazione, come la gestione degli ordini con QR code, o le comande gestite attraverso tablet o smartphone”.

Sul versante interno dell’azienda, ci sono state novità?

“A parte l’acquisizione di Amser, come sempre abbiamo dedicato molta attenzione alla formazione continua, al rinnovo e all’ottenimento di nuove certificazioni sui servizi e i prodotti offerti. Poi non dimenticherei l’attenzione rivolta alle Start Up innovative del territorio, con alcune delle quali collaboriamo, ad esempio Parkie o PineApp”.

Oltre alla certificazione Huawei per il fotovoltaico, avete ottenuto due importanti accreditamenti in ambito edilizio…   

“Sì, il 2023 si è aperto con l’ottenimento di due certificazioni: la UNI EN ISO 9001:2015 per il sistema di gestione per la qualità e la SOA per l’esecuzione di lavori pubblici. La certificazione di qualità ha per oggetto l’installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici, elettronici, impianti fotovoltaici e la ristrutturazione ed efficientamento energetico di edifici”.

Oltre a proseguire sulla strada già intrapresa, c’è un buon proposito per il prossimo anno?

“Investiremo in modo significativo nell’assistenza tecnica. Intendiamo innalzare rapidamente i nostri standard per assicurare ai nostri clienti la massima efficienza nella risposta alle loro necessità. Ultima considerazione, ma forse quella a me più cara: stiamo integrando l’organico con alcuni giovani, anzi giovanissimi sotto i 20 anni. In cambio della nostra esperienza di 30 anni di attività, speriamo di ottenere da loro una ventata di novità, idee nuove, freschezza e iniziare un percorso di passaggio generazionale di qui ai prossimi anni”.

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