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11 Ott 2021 | News ed eventi

Sanità digitale: aumentano le visite mediche a distanza

Notizia aggiornata il: Apr 26, 2022 @ 7:36

Come è successo per lo Smart Working, la pandemia da COVID-19 sta accelerando un processo che, inevitabilmente, era già in atto, quello della telemedicina. La telemedicina racchiude tutti gli ambiti di fornitura di servizi sanitari a distanza, dalle visite in remoto alle teleconsulenze tra medici, dall’invio di ricette alla gestione degli appuntamenti online. Da dicembre 2020, inoltre, il Ministero della Salute ha inserito la telemedicina tra le pratiche autorizzate dal Servizio Sanitario Nazionale.

Se l’obiettivo iniziale della telemedicina era quello di rendere accessibile l’assistenza sanitaria alle persone che abitavano in zone remote o a chi si trovava in situazioni di mobilità ridotta, oggi rientra a pieno titolo tra i servizi destinati a tutte le tipologie di pazienti e può notevolmente migliorare la qualità di tutto il settore sanitario.

Alcuni dati statistici (fonte: Osservatorio Innovazione in Sanità, Policlinico di Milano) ci raccontano come, in epoca pre-Covid, solo il 13% dei medici specialisti e il 10% dei medici di medicina generale si avvalevano di tecnologie a distanza per le visite, mentre dopo la pandemia si è raggiunto un 39% in entrambe le categorie. Più sviluppato il servizio di teleconsulto tra medici, per consulenze e scambio di informazioni e opinioni, un metodo già in uso dal 47% degli specialisti e dal 39% dei medici di base. A questi dati confortanti si contrappone, tuttavia, un’ancora scarsa propensione dei cittadini a utilizzare la telemedicina. Sempre secondo l’Osservatorio, la visita medica a distanza con lo specialista è impiegata solo dall’8% del campione preso in esame. Il dato positivo è la prospettiva futura, poiché l’interesse raggiunge il 90% e questo conferma come il trend sia ormai consolidato. È chiaro che questa disponibilità da parte dei pazienti, va accompagnata da un ammodernamento delle architetture tecnologiche delle strutture sanitarie, dai cablaggi in fibra ottica al 5G, fino alla scelta delle migliori piattaforme di comunicazione.

La tecnologia a supporto delle televisite

Restando sul tema delle tecnologie a supporto delle televisite (quelle tra medico e paziente), va detto che le soluzioni adatte già esistono. Quasi tutte le aziende (non sanitarie) negli ultimi tempi si sono dotate di piattaforme di Unified communication, di collaboration, strumenti per video-call tanto affidabili quanto semplici nell’installazione e nell’utilizzo. E’ fondamentale che, nel caso delle tele-visite, il software che mette in relazione medico e paziente deve essere uno servizio dedicato che fonde solidità, stabilità, alta qualità dell’immagine e dell’audio, funzioni di collaborazione e un’integrazione con i sistemi informativi della struttura ospedaliera, per poter accedere velocemente ai fascicoli sanitari e, ad esempio, ricevere le informazioni condivise dai pazienti in sede di prenotazione online: come sintomi, patologia, farmaci assunti. L’aspetto della condivisione è il più importante perché oggi può andare ben oltre alla sfera documentale (ricette o referti), basti pensare a come sia possibile trasferire in tempo reale dal paziente al medico dati di rilevanza clinica acquisiti sia tramite strumenti elettromedicali connessi o, più facilmente, attraverso dispositivi per il fitness e la salute (smartphone, smartwatch…).

Infine, ma non ultimo a livello di importanza, occorre affrontare il tema della user experience, che, soprattutto deve essere intuitiva e immediata, in particolare per il paziente. App da scaricare e complesse operazioni di autenticazione possono rivelarsi scogli che minano il successo dell’iniziativa.

Quali sono i vantaggi e i benefici della sanità digitale?

Fermo restando che la telemedicina rimane un servizio in affiancamento e a supporto della medicina tradizionale, va detto che i lati positivi possono essere tanti, sia sul sistema sanitario che sui medici che, infine, sugli stessi pazienti. L’utilizzo di sistemi di telemedicina può:

  • Permettere a medici e specialisti di seguire un maggior numero di pazienti, anche in zone remote.
  • Permettere maggiore flessibilità negli orari, per visite anche al di fuori delle ore di aperture delle strutture sanitarie.
  • Permettere un monitoraggio costante delle malattie croniche del paziente attraverso l’invio di dati e informazioni in tempo reale sulla salute.
  • Dare ai pazienti (e famigliari) un ruolo più attivo nella gestione della propria salute, creando e migliorando una cultura della salute.
  • Permettere una gestione migliore e più articolata di ogni singolo caso, attraverso l’accesso condiviso ai dati e la collaborazione tra gli specialisti.
  • Risparmiare nei costi di gestione della struttura sanitaria e anche nei costi di spostamento per i pazienti.

La strada verso la telemedicina è già tracciata, diventa importante dotarsi delle infrastrutture adeguate (che già sono disponibili) e degli strumenti di comunicazione migliori (e anche questi ci sono).

 

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