Con il termine “relamping” si indica la sostituzione di lampade che, in un sistema di illuminazione, risultano obsolete e poco efficienti e, di conseguenza, causano spreco energetico e aumento delle spese di illuminazione.
OBS Italia sta seguendo un importante progetto di relamping per la Carpigiani, azienda leader mondiale nella creazione di macchine per la produzione del gelato. Il progetto prevede la completa sostituzione di tutto il sistema di illuminazione dell’area produzione dell’azienda.
“È un incarico di grande prestigio quello che stiamo seguendo – spiega Stefano Spagnesi, direttore di OBS Italia -, che ci ha visti coinvolti in tutti gli aspetti dal lavoro, dalla parte finanziaria a quella operativa. Collaborare con un’azienda leader mondiale come la Carpigiani ci permette di crescere ulteriormente e affrontare incarichi dove la qualità del lavoro deve essere ai massimi livelli”.
Il relamping è per tutti? Ci sono dimensioni o tipologie di aziende alle quali non conviene fare relamping?
“Il relamping è per tutti, ed è indipendente dalle dimensioni dell’azienda o dal numero di corpi illuminanti. La nuova tecnologia a LED comporta due principali vantaggi:
1. risparmio energetico grazie ai consumi ridotti fino all’85%
2. spese di manutenzione abbattute grazie alla maggior durata della lampada LED.
Parliamo infatti di una vita media di 50.000 ore rispetto alle 1.000 ore di una lampadina ad incandescenza tradizionale. Senza considerare che i corpi illuminanti di ultima generazione si inseriscono perfettamente nell’ambito dei concetti di Internet of things, l’internet delle cose. Anche le lampade, come molti altri oggetti di uso quotidiano, vanno in rete o possono essere comandati attraverso tablet e smartphone”.
Ci sono incentivi o bandi aperti per poter finanziare operazioni di relamping?
“Sì, in particolare le aziende che rinnovano il parco lampade hanno diritto ai cosiddetti ‘certificati bianchi’, una sorta di titolo di efficienza energetica che attesta il conseguimento di risparmi energetici attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti. Vengono emessi dal GME, il gestore del Mercato elettrico sulla base delle certificazioni dei risparmi conseguiti. In concreto, senza scendere nei tecnicismi della procedura, tali titoli si traducono in denaro che finisce nella casse del cliente”.
L’intervento di relamping presso Carpigiani
Entriamo nello specifico dell’intervento presso la Carpigiani e incontriamo Fabio Bui, responsabile Servizi generali, sicurezza e manutenzione dell’azienda bolognese, con il quale approfondiamo alcuni aspetti del lavoro in corso.
Quando e perché è nata l’esigenza di un così importante intervento di relamping?
“Stiamo parlando dell’impianto di illuminazione dell’area produttiva dell’azienda, 20.000 Mq, un impianto a neon risalente al 2004. Abbiamo cominciato a valutare l’ipotesi di rinnovare questo impianto andando a cogliere, attraverso le novità del mercato, le migliori opportunità di risparmio energetico, senza dimenticare l’aspetto etico di una scelta di questo tipo”.
Aspetto, quest’ultimo, che la Carpigiani ha sempre avuto a cuore.
“Sì, l’ambiente e il risparmio energetico sono sempre stati di primaria importanza per la nostra azienda. Sul tetto abbiamo installato un impianto fotovoltaico da 1,2 Megawatt, nella nostra gelateria interna abbiamo un impianto di geotermia e diversi sistemi di recupero acque in tutto lo stabilimento produttivo”.
Una volta presa la decisione di procedere con il relamping come vi siete mossi?
“È cominciata la fase di scelta, che è stata piuttosto lunga. Sul tavolo sono passate diverse ipotesi e possibilità, italiane ed estere. Siamo entrati nello specifico facendoci una cultura sulla tecnologia LED. Abbiamo compreso anche gli eventuali rischi che possono essere legati al LED, come ad esempio il cosiddetto rischio fotobiologico, e per questo abbiamo fin da subito considerato come condizione fondamentale l’utilizzo di lampade certificate contro questo rischio. Abbiamo anche valutato un’opzione svedese, con lampade non a LED ma che utilizzavano una lampadina a normale incandescenza con un sistema a prisma che riusciva a moltiplicare la luce della lampada mantenendo un basso consumo. Alla fine abbiamo trovato la soluzione migliore a due passi da casa, affidandoci ad OBS Italia con lampade certificate fornite dalla 3F Filippi, altra azienda bolognese”.
OBS Italia che ruolo ha avuto?
“OBS Italia ci ha accompagnato in tutto questo percorso. Ci ha proposto le lampade della 3F Filippi, una scelta a nostro parere vincente. Poi ci ha guidato nella scelta della ESCo, la Energy Service Company che serve per ottenere i Certificati bianchi, che sono titoli che attestano il conseguimento di risparmio energetico, ulteriore motivo d’orgoglio e di ritorno economico per l’azienda. Noi collaboravamo con una ESCo, secondo la quale non avremmo potuto avere questi titoli. La ESCo che ci ha presentato OBS Italia ha invece confermato che è possibile e ora abbiamo cominciato l’iter di richiesta. Infine OBS Italia ci ha aiutato nel rapporto con Grenke, che è la società finanziaria con la quale abbiamo impostato il lavoro”.
Dal punto di vista tecnico di quale tipo di intervento si tratta?
“Si tratta di sostituire tutto il parco lampade dell’area interessata, montare la nuova quadristica di distribuzione e i contatori dedicati alla misurazione del consumo, questi ultimi sono richiesti dal GSE (Gestore del servizio elettrico) per poter poi rilasciare i Certificati bianchi di cui parlavamo prima”.
Che tipo di lampade avete ora e con quali modelli le andrete a sostituire?
“Adesso ogni punto luce è costituito da 4 lampade al neon da 55 Watt l’una, per un totale di 220 Watt. Andremo a sostituire queste quattro lampade con un solo elemento da 100 Watt, quindi dimezzeremo il consumo in ogni punto luce”.
Per la produzione si prevedono blocchi?
“No, l’installazione è semplice, non impatta sui nostri processi lavorativi. Tutto il cambio avverrà all’incirca nell’arco di sei settimane circa e nessuno dovrà sospendere le proprie mansioni”.
Per quel che riguarda l’aspetto economico e finanziario, di che tipo di investimento stiamo parlando?
“Complessivamente parliamo di un investimento di circa 120.000 euro, che si ripaga in sei anni, considerando che l’impianto ne dura 15 l’investimento sarebbe stato molto buono, se considerato in ambito energetico. Tuttavia non era un buon investimento per quelli che sono gli standard Carpigiani, che solitamente rientrano della spesa nell’arco di 2 o 3 anni. Qui, grazie a OBS Italia, siamo entrati in contatto con la Grenke, con la quale abbiamo inventato una formula di finanziamento per noi vincente. In poche parole Grenke ha pagato l’impianto a OBS Italia, noi paghiamo a Grenke la rata del finanziamento con il risparmio mensile che il nuovo impianto ci garantisce fin da subito, consumando la metà del precedente. In pratica noi abbiamo l’impianto senza dover pagare nulla, semplicemente continuando a pagare per sei anni la stessa cifra che spendiamo ora, dopodiché, chiuso il finanziamento, avremo altri nove anni per guadagnare grazie al nuovo impianto”.
Carpigiani
Nata nel 1946, Carpigiani rappresenta da sempre l’eccellenza tecnica delle macchine per la produzione di gelato artigianale, meglio conosciuto come “gelato all’italiana” e di gelato mantecato, meglio conosciuto come “soft”.
Carpigiani è oggi una grande realtà internazionale che comprende 10 Filiali Commerciali e 220 Distributori pienamente qualificati a fornire, oltre che adeguata show-room ed immediata disponibilità di attrezzature e ricambi, tutto il supporto progettuale, commerciale, logistico, di assistenza post-vendita, realizzativo per assicurare ai clienti l’eccellenza pre e post vendita.
Carpigiani Gelato University
Per contribuire alla diffusione e conoscenza del gelato fresco di qualità, da oltre un decennio Carpigiani forma anche i nuovi imprenditori del gelato, con la “scuola di gelateria” più famosa nel mondo: Carpigiani Gelato University.
Nella Sede centrale di Bologna, nelle aule delle filiali internazionali e dei distributori di zona, oltre 30 esperti docenti multilingue, tengono ogni anno, oltre 300 Corsi di Gelateria, Pasticceria, Cioccolateria, Comunicazione e Marketing, per quasi 7.000 persone.
Gelato Museum Carpigiani
Recentissimo il Museo del Gelato, realizzato dalla “Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani “, dedicato alla storia, alla cultura ed alla tecnologia del gelato artigianale.
In un’area di 1.000 mq. sono state raccolte immagini, attrezzature e macchine originali, che attraverso un percorso di 5.000 anni, raccontano al visitatore la storia del gelato.
Valorizzando le radici storiche ed il mestiere dei gelatieri, che hanno portato nel mondo l’eccellenza, la creatività ed il “gusto” del gelato artigianale, il museo ha lo scopo di diffondere la cultura del gelato fresco di alta qualità, prodotto artigianale italiano, fondato su una lunga e illustre tradizione culinaria.