Sul tema del risparmio energetico va sottolineato come, anche dopo la fine del Superbonus, siano ancora presenti interessanti incentivi per migliorare la qualità e l’efficienza degli impianti di riscaldamento, o raffrescamento, della propria abitazione, dei condomini e delle aziende, soprattutto legati all’installazione di sistemi che funzionano con le fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.
Ne parliamo, in questa puntata di OBS Informa, con Andrea Zannini, Energy Manager e consulente OBS Italia per l’efficientamento energetico.
Il testo dell’intervista ad Andrea Zannini
Cosa è cambiato a un anno dalla fine del Superbonus? Come ha reagito il mercato? Che tipo di incentivi abbiamo oggi a disposizione?
Chiaramente abbiamo vissuto un momento di shock. Passare dalla cessione del credito con sconto in fattura e non avere più nulla ha creato un momento di ferma del mercato in cui tutti hanno sofferto. Chi però ha affrontato gli anni del superbonus in maniera non esclusivamente speculativa, ne è uscito rafforzato. OBS Italia lo ha affrontato spingendo sulle fonti rinnovabili, credendo fermamente nella sostenibilità e migliorando le proprie competenze in particolare sul settore degli impianti fotovoltaici.
Dobbiamo renderci conto che in termini di incentivi siamo tornati ad un regime di normalità. Abbiamo però ancora una finestra interessante da sfruttare per tutto il 2025: per coloro che hanno aperto una SCIA entro l’ottobre del 2022 c’è la possibilità di fare interventi di efficientamento usufruendo del credito di imposta fino al 65%. Un incentivo molto interessante che comprende: cappotti termici, il rifacimento delle centrali termiche centralizzate e gli impianti fotovoltaici. Noi di OBS Italia ne stiamo portando avanti alcuni e sproniamo gli amministratori di condominio ad approfittare di un altro anno di opportunità.
Oltre ai condomini come si sta muovendo OBS Italia sul tema dell’efficientamento energetico? Qual è la proposta e come si è modificata per essere più efficace nel mercato attuale?
OBS Italia sta lavorando molto sulle fonti rinnovabili. Cerchiamo di sviluppare per i nostri clienti progetti che consentano di raggiungere la quota di autoconsumo dell’energia più alta possibile.
Ad esempio, un buon impianto fotovoltaico, con l’aggiunta di un sistema di accumulo mediante batterie opportunamente dimensionate e un sistema in pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento consentono di eliminare completamente il gas e abbattere la bolletta dell’energia elettrica in maniera consistente.
Non dimentichiamo che la quota di energia prodotta in eccesso finisce in rete e viene riconosciuta economicamente in bolletta. Se poi l’utente decide di partecipare a una Comunità Energetica, potrebbe esso stesso diventare un prosumer (ossia un produttore e un consumatore di energia), potrebbe dunque condividere l’energia in eccesso con i soci della CER e godere di un doppio incentivo economico
E i condomini possono partecipare a una comunità energetica?
In realtà non proprio, ma possono costituire la cosiddetta comunità di autoconsumo collettiva. Di fatto la sostanza non cambia, si tratta di mettere in condivisione l’impianto fotovoltaico del tetto condominiale a tutti i singoli condomini. Tutti ne godrebbero: il condominio e i singoli appartamenti che consumerebbero sebbene virtualmente l’energia prodotta dall’impianto condominiale.
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