Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato importanti novità per l’accesso ai finanziamenti PNRR destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Tra le principali misure introdotte vi sono la proroga della scadenza per la presentazione delle domande e l’ampliamento della platea di beneficiari. L’annuncio è avvenuto in occasione di Key – The Energy Transition Expo 2025, tenutosi a Rimini il 5 marzo.
Comunità Energetica e finanziamenti PNRR: proroga fino a novembre 2025
La scadenza per richiedere i contributi PNRR dedicati alla Comunità Energetica è stata estesa dal 31 marzo al 30 novembre 2025. Questa proroga rappresenta un’opportunità preziosa, in particolare per i comuni più piccoli, che avranno più tempo per organizzare e presentare progetti di produzione e condivisione di energia rinnovabile. Inoltre, è stato ampliato il numero di comuni ammessi ai fondi: se inizialmente il limite era fissato a 5.000 abitanti, ora possono accedere ai contributi anche quelli fino a 30.000 abitanti. Questa modifica permetterà a un numero maggiore di territori di investire nell’energia rinnovabile, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili e favorendo la transizione energetica su scala locale.
Il finanziamento prevede un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione di impianti destinati alle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Nuovi beneficiari e autoconsumo a distanza per la Comunità Energetica
Un altro aspetto rilevante riguarda l’inclusione di nuovi soggetti tra i beneficiari del finanziamento PNRR. Il ministro Pichetto Fratin ha infatti confermato che anche consorzi ed enti di bonifica potranno ora accedere agli incentivi, ampliando ulteriormente la possibilità di creare una Comunità Energetica in diversi contesti territoriali.
Inoltre, viene introdotta un’innovazione strategica: l’autoconsumo a distanza. Questo significa che una Comunità Energetica non sarà più limitata alla condivisione di energia all’interno di un’area geografica ristretta, ma potrà sfruttare modelli di condivisione più flessibili, favorendo lo sviluppo di impianti su scala più ampia e ottimizzando la distribuzione dell’energia rinnovabile.
Per quanto riguarda il termine ultimo della misura, è stato fissato al giugno 2026: tutti i progetti che comunicheranno la fine dei lavori entro tale data potranno beneficiare dei contributi, anche se la realizzazione sarà completata successivamente. Questo aspetto garantisce maggiore flessibilità e permette di portare a termine progetti che potrebbero subire ritardi a causa di iter burocratici o tecnici.
Comunità Energetica: un modello per il futuro dell’energia
Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una delle soluzioni più efficaci per accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e decentralizzato. Grazie agli incentivi PNRR, il numero di Comunità Energetiche in Italia è destinato a crescere, contribuendo alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Dal punto di vista giuridico, la CER deve essere costituita come soggetto sotto forma di associazione, ente del terzo settore, cooperativa, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro…. Deve pertanto avere un atto costitutivo e uno statuto.
Fanno parte della CER soggetti che producono, consumano e gestiscono energia rinnovabile. Questi soggetti possono essere cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali (comprese le amministrazioni comunali), cooperative e altri soggetti pubblici e privati che decidono di condividere l’energia elettrica rinnovabile prodotta dagli impianti posseduti da uno o più soggetti della comunità. All’interno di una CER, l’energia rinnovabile può essere condivisa tra diversi produttori e consumatori situati nello stesso ambito geografico (devono essere collegati alla medesima cabina elettrica primaria) attraverso l’uso della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica.
OBS Italia e le Comunità Energetiche Rinnovabili
OBS Italia supporta imprese, condomini e enti pubblici nella partecipazione alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
“Partecipare a una CER significa fare una scelta consapevole per il proprio benessere e quello delle generazioni future – spiega Stefano Spagnesi, Amministratore OBS Italia -. Le comunità energetiche rinnovabili sono un ulteriore passaggio verso l’autosufficienza energetica e un consumo più responsabile. Come OBS Italia abbiamo stretto un accordo di collaborazione con WeVèz, la CER (Comunità Energetica Rinnovabile) vincitrice di un bando regionale dell’Emilia-Romagna per lo sviluppo delle Comunità Energetiche. WeVèz condivide con noi i valori etici del cambiamento e della sostenibilità ambientale. In questa partnership, come OBS Italia curiamo tutti gli aspetti di progettazione e realizzazione degli impianti, messa in rete degli stessi e, non ultimo, il monitoraggio e la manutenzione per mantenere sempre al massimo l’efficienza del sistema.”