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Impianti fotovoltaici: cosa fare se le batterie di accumulo finiscono sott’acqua?

Notizia aggiornata il: Apr 3, 2025 @ 12:19

Batterie del Fotovoltaico sott'acqua. Cosa Fare?

I recenti fenomeni alluvionali che hanno colpito l’Emilia Romagna, le zone in cui principalmente lavoriamo, hanno posto l’attenzione sul tema delle batterie di accumulo, che spesso vengono installate nelle parti abitative più a rischio in caso di inondazione: cantine, seminterrati…

I componenti a rischio in caso di inondazione: inverter e batterie di accumulo

L’inverter è il cuore dell’impianto fotovoltaico, poiché trasforma la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata, rendendola utilizzabile. Se viene danneggiato da un allagamento, l’impianto smette di funzionare. L’acqua può infatti corrodere o compromettere irrimediabilmente i componenti elettrici al suo interno.

Le batterie di accumulo permettono di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico, rendendola disponibile anche quando l’impianto stesso non è in produzione: ad esempio di notte. Essendo spesso di grandi dimensioni, si tende ad installare le batterie in locali come i seminterrati o le cantine, che sono le aree più a rischio.

Quali misure si possono adottare per evitare i danni in caso di alluvioni?

Ovviamente la soluzione migliore sarebbe quella di installare inverter e batterie di accumulo in zone sicure e protette, stanze più alte o piattaforme elevate. Tuttavia non sempre questo è possibile. È il caso, ad esempio, dei condomini, dove l’impianto fotovoltaico è condiviso e le uniche aree comuni sono quasi sempre collocate al piano terra o, addirittura, in scantinati sotto il livello del suolo. Esistono anche soluzioni strutturali come, ad esempio, l’impermeabilizzazione di porte e finestre, la sigillatura e l’installazione di barriere che possano fermare l’acqua, così come le pompe che possono rimuovere rapidamente l’acqua che penetra nell’edificio. Sono però misure che comportano costi aggiuntivi e, soprattutto, non sempre sono sufficienti a garantire la sicurezza.

Cosa fare se le batterie di accumulo finiscono sott’acqua?

La prima cosa da fare è evitare tentativi fai-da-te. Non toccare l’impianto, non tentare di spegnerlo, smontarlo, asciugarlo. Le batterie contengono litio, il litio è un metallo altamente infiammabile che, a contatto con l’acqua, produce idrogeno, anch’esso altamente infiammabile ed esplosivo. Il litio, inoltre, è corrosivo.

La prima cosa da fare è rivolgersi all’installatore, che, se affidabile e preparato, saprà come intervenire.

Il caso reale, l’alluvione di ottobre 2024

Tra il 19 e il 20 ottobre 2024, la rottura dell’argine sinistro del torrente Lavino ha causato un allagamento diffuso, che ha interessato un’ampia area di territorio in provincia di Bologna, da Zola Predosa fino a Lavino di Mezzo e Anzola dell’Emilia.

Proprio in un condominio di Anzola dell’Emilia, OBS Italia aveva realizzato da poco un sistema fotovoltaico con batterie di accumulo posizionate nelle parti comuni del palazzo, al piano terra. L’alluvione, di eccezionale portata, ha inondato i locali e sommerso parzialmente le batterie di accumulo.

“Siamo intervenuti subito per valutare la situazione e mettere in sicurezza i locali – spiega Cristian Bassi, Responsabile del settore Energia OBS Italia -. Alcune delle batterie installate erano ancora funzionanti, tuttavia, in un caso come questo, vanno cambiate tutte, anche se apparentemente alcune si sono salvate. Non ha senso rischiare, possono esserci danni non subito rilevabili, che potrebbero manifestarsi in seguito andando a compromettere tutto il sistema. Inoltre, in questo caso specifico, le batterie erano ancora in garanzia; quindi, la sostituzione è stata fatta senza costi aggiuntivi per il condominio.”

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